Oggi non esistono dubbi sul fatto che un’integrazione alimentare razionale fornisca vantaggi considerevoli sia sul piano della performance psicofisica, sia sul piano salutistico.
Esistono anche accattivanti indizi a sostegno della tesi scientifica secondo la quale una parte consistente dei processi di invecchiamento, e delle malattie che questo induce, possano essere ridotti dalla presenza di un’opportuna gamma di micronutrienti che andrebbero aggiunti alla propria dieta a partire dall’età adulta.
Questo è uno dei 5 ingredienti naturali che assunti durante i pasti riducono sensibilmente l’assimilazione di calorie.
Triage Theory
In natura i nutrienti sono limitati, e gli organismi sono – secondo la visione evoluzionistica – finalizzati alla riproduzione. La Triage Theory formulata dal professor Bruce Ames* parte da questi due dati biologici fondamentali per comprendere l’importanza dei micronutrienti nelle varie fasi della vita.
In pratica il nostro organismo tende a convogliare tutte le risorse di micronutrienti essenziali per mantenerci in vita fino all’età riproduttiva.
Mentre queste risorse vengono impiegate per la sopravvivenza, non possono essere contemporaneamente impiegate per proteggerci dai danni del tempo. Dato che i nutrienti sono limitati, la natura privilegia il loro uso per farci raggiungere vivi l’età della riproduzione a discapito degli anni che seguono.
Vengono quindi privilegiati i benefici a breve termine contro quelli a lungo termine (una longevità in salute) per il bene della sopravvivenza della specie. Facciamo un esempio con il magnesio. Il magnesio è un minerale necessario per il funzionamento di circa 300 diversi enzimi nell’uomo.
Esso protegge anche il DNA dai danni chimici e fisici. In natura, essendo disponibili scorte finite di magnesio, l’organismo tenderà a sfruttarlo per fare funzionare gli enzimi che ci mantengono vivi, tanto quanto basta per raggiungere la maturità sessuale.
Mentre questo minerale viene sfruttato per tenerci in vita quanto basta per permettere la riproduzione, il DNA viene lasciato esposto ai danni chimico-fisici dell’ambiente, senza la necessaria protezione che il magnesio potrebbe garantirgli.
Se questo è vero, com’è stato supportato da esperimenti sui micronutrienti, allora potremmo usare l’integrazione alimentare di elementi come magnesio, vitamine, omega-3 e altri per prevenire numerose malattie cronico-degenerative tipiche dell’avanzare dell’età, migliorare la salute e allungare la vita.
Sulla base di questi approfondimenti scientifici provo frustrazione quando sento alcuni medici demonizzare gli integratori alimentari dichiarando che “possono essere più dannosi che utili”. Oppure, nella migliore delle ipotesi, vengono etichettati come inutili perché “in un’alimentazione bilanciata c’è tutto quello che serve”.
Fino a poco tempo fa negli ospedali le malattie si curavano utilizzando soprattutto le piante. Oggi abbiamo a disposizione una fitoterapia medica moderna ed efficace. Sarebbe saggio per gli operatori della salute restare aggiornati anche sugli sviluppi di queste branche della terapia naturale per contribuire allo sviluppo di una medicina integrata.
Invece i medici spesso sono allo scuro dei concetti di base della sana alimentazione, e certamente nel 99% dei casi mancano di approfondimenti specifici come quelli che abbiamo visto con la Triage Theory. Questo è paradossale perché la salute si costruisce a partire dalla nutrizione.
La formazione della classe medica si focalizza ancora sulla patologia, la farmacoterapia e la chirurgia, lasciando nel cassetto tutti gli strumenti della prevenzione. Perché, come dice l’arguto professor Franco Berrino, oncologo esperto di nutrizione, “i medici ospedalieri amano i propri pazienti… per questo desiderano che ritornino spesso in ospedale.”
Esiste invece un numero cospicuo di principi funzionali naturali capaci di intervenire in modo efficace in numerose patologie, specialmente nelle prime fasi di sviluppo. Quando poi si sfrutta la sinergia fra alimentazione sana, nutraceutica, fitoterapia e stile di vita – sotto l’ala di un esperto accreditato – si potrebbero evitare numerose sofferenze inutili.
Punti chiave: come sfruttare la triage theory per ottimizzare il proprio potenziale di longevità in salute
La teoria Triage in pratica sostiene che la natura si preoccupa di noi quanto basta per condurci vivi all’età riproduttiva in buone condizioni. Dopo i 30-40 anni spetta a noi integrare opportunamente con i giusti nutrienti per assicurarci una protezione adeguata dagli agenti chimico-fisici che aggrediscono continuamente il nostro corpo.
Se vuoi massimizzare il tuo potenziale di longevità, in uno stato di migliore efficienza psicofisica e con meno acciacchi, dovrai preoccuparti di rifornire costantemente il tuo organismo delle decine di nutrienti e micronutrienti individuati dal dott. Ames. In uno dei prossimi contenuti scoprirai quali sono questi nutrienti e come aderire al protocollo della Triage Theory.
Risorse consigliate: cosa fare in pratica
In attesa di approfondire ulteriormente l’affasciante teoria del dott. Ames, ti presento l’integratore naturale che utilizzo e con il quale copro la quasi totalità dell’ombrello di micronutrienti essenziali necessari al mio organismo.
Si tratta di un estratto titolato di alga klamath specifico per questa funzione che potremmo definire ultra-micronutrizionale. In pratica si tratta della versione evoluta e 100% naturale del più ordinario multivitaminico-multiminerale. Accostare però Klamath RW® a un semplice integratore è riduttivo.
Ti basti pensare che, mentre un normale integratore contiene 15-20 fra vitamine e minerali, Klamath RW® supera il centinaio di nutrienti e micronutrienti naturalmente presenti in questa – e solo questa – alga.
A presto, 😉
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Disclaimer: Le informazioni riportate su questo sito hanno esclusivamente scopo informativo e non hanno in alcun modo né la pretesa né l’obiettivo di sostituire il parere del medico e/o specialista, di altri operatori sanitari o professionisti del settore che devono in ogni caso essere contattati per la formulazione di una diagnosi o l’indicazione di un eventuale corretto programma terapeutico e/o dietetico e/o di integrazione alimentare. Ti ricordiamo che gli integratori alimentari sono utili come supporto all’allenamento o alla dieta, ma non sono indispensabili, né sostitutivi di una corretta dieta alimentare e ti consigliamo di non abusarne e di non superare mai le doti consigliate.
Fonti e risorse
Bruce Ames, Low micronutrient intake may accelerate the degenerative diseases of aging through allocation of scarce micronutrients by triage (2006)
Bruce Ames, Vitamin K, an example of triage theory: is micronutrient inadequacy linked to diseases of aging? (2009)
Bruce Ames, A DIET FOR HEALTH AND LONGEVITY (2010) Presentation.
*Fra i numerosi riconoscimenti prestigiosi che Ames ha ricevuto nella sua lunghissima carriera c’è il Tyler Prize del 1985, il General Motors Cancer Research Foundation Prize del 1983 e la National Medal of Science del 1998. Inoltre, È stato eletto membro della National Academy of Sciences degli Stati Uniti nel 1972 ed è stato membro del consiglio di amministrazione del National Cancer Advisory Board del National Cancer Advisory Board degli Stati Uniti dal 1976 al 1982.