Perdita di peso localizzata: una tecnica in due fasi per dimagrire dove t’interessa di più

Tempo di lettura: 5 minuti

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Vorresti colpire in maniera localizzata il grasso addominale, ma non sai come fare? O forse sono i glutei, le cosce o le braccia che vorresti rimodellare…

In questo video condividerò alcune informazioni utili sul dimagrimento localizzato. Ciao, sono Manuel Casadei. Sono un biologo a indirizzo molecolare appassionato di alimentazione sana, integrazione nutrizionale e metodi naturali per migliorare prestazioni e benessere. 

Se ti dicessi che puoi controllare meglio la riduzione della massa adiposa, indirizzandola a volontà nelle zone che t’interessano di più, vorresti sapere come si fa?

Mmmmh, scommetto di sì. Bene. Allora, drizza bene le orecchie, perché da alcuni esperimenti ancora poco noti ha preso forma una strategia in 2 fasi, basata sul funzionamento del nostro metabolismo, che sembra capace di produrre un dimagrimento localizzato. 

Questo è uno dei 5 ingredienti naturali che assunti durante i pasti riducono sensibilmente l’assimilazione di calorie.

Recettori alfa e recettori beta

Diversi personal trainer e professionisti della forma fisica lo stanno mettendo alla prova nella propria pratica giornaliera con i clienti, con riscontri positivi a quanto dicono. Prima di tutto, perché è più difficile perdere grasso nell’addome, nei fianchi, nelle cosce e nei glutei?

Le cellule del grasso sono dotate di due tipi di recettori: recettori alfa e recettori beta. I recettori cellulari sono delle antennine a cui si legano diversi tipi di molecole, fra cui i nostri ormoni – che sono i più potenti messaggeri dell’organismo e dicono al corpo cosa fare in qualunque momento.

Bene. Nel contesto del tessuto adiposo i recettori alfa e beta sono attivati da ormoni chiamati catecolamine, cioè adrenalina e noradrenalina. I cui livelli incrementano nel sangue anche in seguito all’attività fisica.

Nonostante gli ormoni attivatori siano i medesimi, questi producono risposte diverse nelle cellule adipose in funzione che si leghino ai recettori alfa oppure a quelli beta. 

In pratica i recettori alfa accumulano grasso negli adipociti, mentre i recettori beta lo liberano. Il nostro corpo, grazie a un complesso meccanismo biochimico, è in un ciclo continuo di mobilitazione e stoccaggio delle riserve di grasso. 

Equilibrio dinamico fra recettori diversi

Ciò che fa la differenza è il punto di equilibrio dinamico determinato dall’alimentazione, l’attività fisica, l’uso di farmaci, e naturalmente dalla genetica individuale. Ok. Quindi, abbiamo capito che i recettori alfa e beta determinano le dinamiche dell’accumulo e perdita di grasso. Ma come lo fanno?

E soprattutto, possiamo hackerare questo sistema per favorire un dimagrimento localizzato? È la specifica distribuzione di questi due recettori sulla superficie delle cellule adipose che decide se una zona del corpo è più propensa all’accumulo rispetto ad altre. 

E indovina un pò… le zone del corpo più refrattarie alla perdita di peso – come giro vita, cosce e glutei – sono più ricche di recettori alfa e più povere di recettori beta. Di contro, altre zone tendenzialmente più magre possiedono meno recettori alfa e più recettori beta. 

Ecco perché nelle zone critiche diventa più difficile perdere massa grassa: perché lì l’ago della bilancia è geneticamente più spostato verso l’accumulo rispetto che l’utilizzo delle risorse di grasso. 

Dunque, quelle zone saranno le ultime a risentire degli effetti della dieta e dell’esercizio fisico. E questa è una regola sempre vera: purtroppo le zone difficili come addome, cosce e glutei saranno sempre le ultime a perdere massa grassa. 

Ma, si può comunque agire in maniera localizzata – o quantomeno c’è una pubblicazione scientifica (che riporto sotto a questo video) che da speranze in questo senso. Quindi direi che vale la pena inserire nel tuo piano d’allenamento la tecnica che sto per indicarti e poi monitorarne gli effetti. 

Una tecnica in 2 fasi per perdere peso in modo localizzato (per quello che la nostra fisiologia permette di fare)

Pare che diversi personal trainer la stiano giù usando con successo sui propri clienti. La tecnica in 2 fasi per la perdita di peso localizzata è la seguente. Nella prima fase si esegue un allenamento di forza della zona interessata. Esempio: se si desidera ridurre l’addome ci si concentrerà sugli esercizi per gli addominali (tipo crunch).

Se si desidera ridurre il grasso di cosce e glutei, l’allenamento di forza sarà basato su squat e così via. Se non sei sicuro di quale sia l’esercizio migliore per stimolare la zona interessata, fatti aiutare dal personale della palestra. Inoltre, l’ideale consiste nell’eseguire un circuito di 3 esercizi diversi sullo stesso gruppo muscolare per potenziare l’effetto.

Passiamo adesso alla seconda fase, che segue a ruota quella precedente, che consiste di trenta minuti di cardio a bassa intensità. Cyclette o tapis roulant sono adatti allo scopo. 

Nella prima fase aumenti il flusso sanguigno nel tessuto adiposo delle zone interessate. In questo modo migliori la mobilitazione delle riserve di grasso che si sono depositate lì e ne agevolerai l’entrata nel torrente circolatorio.

Nella seconda fase bruci i grassi che hai appena fatto fuoriuscire dalle riserve adipose. L’esperimento a cui faccio riferimento in questo video – che indico alla fine – ha mostrato una riduzione del grasso nelle aree che sono state allenate in questo modo. 

In pratica, sono stati testati due gruppi di sportivi: il primo gruppo ha allenato tronco e braccia, mentre il secondo gruppo ha allenato cosce e glutei. Entrambi poi hanno eseguito lo stesso esercizio cardio da 30’.

L’unica differenza consisteva nei diversi gruppi muscolari allenati nella prima fase. Bene. Il gruppo che nella prima fase ha allenato i muscoli della parte alta ha perso più grasso in quelle zone.

Mentre, il gruppo che nella prima fase ha allenato i muscoli della parte bassa ha perso più grasso in quelle zone. Attenzione: non basta fare i crunch per perdere grasso addominale, ma in questo schema ai crunch deve seguire un allenamento aerobico di 30’ circa. Ecco la differenza rispetto a un allenamento muscolare normale. 

In pratica, cosa fare in palestra per focalizzare il più possibile la perdita di peso

Prima si lavora di forza con i muscoli interessati, poi esegue un’attività aerobica per bruciare le riserve di grasso liberate da quelle zone muscolari. L’esperimento in questione è durato per 3 mesi e consisteva di 3 allenamenti alla settimana. Consideralo un nuovo strumento da aggiungere alla tua “cassetta degli attrezzi” del fitness. 

Tenendo a mente che le fondamenta solide per un controllo del peso corporeo efficace sono costituite dalla costanza in un’alimentazione sana e con un leggero deficit calorico, esercizio fisico e buon sonno. 

Riguardo al deficit calorico, le basi per il successo sono al 99% di natura mentale: se vivi l’alimentazione sana come una rinuncia alle cose che ti piacciono, la cosa non può durare. 

Ti serve un cambio di percezione rispetto agli alimenti sani e quelli dannosi. E in tutto questo devi trovare il tuo sano equilibrio che renda tutto sostenibile e anche piacevole. Ma di tutti questi altri aspetti parleremo in altri video. 

Quindi, per concludere, dimagrimento generalizzato o localizzato, prima di tutto l’importante è perdere peso. Perché maggiore il sovrappeso, maggiore il rischio di malattia. 

Per concludere

Se ti trovi in una condizione di sovrappeso, il tuo obiettivo è di perdere peso in tutti i distretti del corpo. Una volta raggiunto questo primo obiettivo, puoi alzare l’asticella e puntare all’obiettivo sperimentale del dimagrimento localizzato nelle zone che ti interessano di più. 

Ma c’è qualcos’altro che puoi fare per facilitare il raggiungimento di questi risultati? Certo che c’è!

Esistono diverse formule naturali per un controllo del peso sostenibile. Vieni a scoprirle nello store WellBeingSm o dai un’occhiata al collegamento che ho inserito qui in basso.

A presto, 😉

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Disclaimer: Le informazioni riportate su questo sito hanno esclusivamente scopo informativo e non hanno in alcun modo né la pretesa né l’obiettivo di sostituire il parere del medico e/o specialista, di altri operatori sanitari o professionisti del settore che devono in ogni caso essere contattati per la formulazione di una diagnosi o l’indicazione di un eventuale corretto programma terapeutico e/o dietetico e/o di integrazione alimentare. Ti ricordiamo che gli integratori alimentari sono utili come supporto all’allenamento o alla dieta, ma non sono indispensabili, né sostitutivi di una corretta dieta alimentare e ti consigliamo di non abusarne e di non superare mai le doti consigliate.

Fonti e risorse

P. Valet e coll. “Expression of human alpha 2-adrenergic receptors in adipose tissue of beta 3-adrenergic receptor-deficient mice promotes diet-induced obesity
M. Lafontan e coll. “Fat cell adrenergic receptors and the control of white and brown fat cell function
Alessandro Scotto di Palumbo e coll. “Effect of combined resistance and endurance exercise training on regional fat loss