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L’acufene può essere causato da una serie di fattori, tra cui cellule sensoriali danneggiate nella parte dell’orecchio che riceve il suono; cambiamenti nel modo in cui il sangue si muove attraverso i vasi sanguigni vicini; problemi con l’articolazione della mascella; e problemi con il modo in cui il cervello elabora il suono.
Si stima che una persona su dieci abbia sperimentato l’acufene almeno una volta nel corso di un anno. Un terzo di questi riportano problemi cronici.
Quando il sintomo è persistente e intollerabile o estremamente fastidioso può causare danni funzionali nell’elaborazione del pensiero, nello stato emotivo, nell’udito, nel sonno e nella concentrazione.
Insomma, in questi casi l’acufene potrebbe rendere improduttiva e infelice la vita di chi ne soffre.
Per questo motivo in questo articolo cercheremo di capire se esistono delle soluzioni naturali che abbiano dimostrato di ridurre le varie manifestazioni di questo disturbo.
L’acufene è definito come una condizione durante la quale una persona sente un suono che non è causato da una fonte esterna.
Il suono descritto dalla maggior parte delle persone con acufene è uno squillo costante e acuto, ma è stato anche descritto come un fischio, statico, sibilante, rumore musicale o ronzio, continuo o intermittente.
Questo è uno dei 5 ingredienti naturali che assunti durante i pasti riducono sensibilmente l’assimilazione di calorie.
Esistono due tipi di acufene. L’acufene oggettivo (circa il 5% dei casi) si riferisce a suoni che possono essere uditi con strumenti esterni, come uno stetoscopio.
Questo tipo di acufene è solitamente causato da danni alle ossa o al sistema vascolare dell’orecchio.
E poi c’è l’acufene soggettivo (circa il 95% dei casi) si riferisce a suoni che non possono essere uditi dall’esterno.
Si può fare qualcosa per ridurre il disagio dell’acufene in modo naturale?
Chi soffre di questa condizione di solito ha provato di tutto!
Dunque, senza far perdere loro altro tempo e soldi in rimedi di dubbia valenza, ci concentreremo unicamente su quelle sostanze che in esperimenti clinici controllati hanno dato prova di poter fare la differenza.
Anche se l’effetto può essere diverso in ciascun individuo, almeno in questo modo abbiamo la sicurezza di proporre qualcosa che, sotto gli occhi obiettivi degli scienziati e con dati oggettivi alla mano, ha dimostrato di avere un effetto significativo sulla maggior parte dei soggetti che soffrono di questo disagio.
Prima di tutto, qual è la causa dell’acufene?
Le probabili cause dell’acufene
Il peso maggiore delle cause scatenanti l’acufene viene normalmente posto sulle cellule sensoriali dell’orecchio: si tratta di neuroni specializzati per ricevere le onde sonore esterne e trasmetterle al cervello.
Un danno cellulare o molecolare in queste strutture potrebbe produrre la percezione di suoni tipica dell’acufene.
Anche una disfunzione del microcircolo sanguigno periferico è designato come una possibile causa delle manifestazioni dell’acufene.
In entrambi i casi (cellule sensoriali e capillari), queste strutture sono particolarmente soggette agli effetti deleteri di una specie molecolare capace di creare danni in tutto l’organismo: i radicali liberi.
Radicali liberi: un probabile colpevole dell’acufene
I danni in queste strutture infatti vengono associati principalmente allo stress ossidativo, il quale, per questo motivo, è stato proposto come una della cause fondamentali dell’acufene.
I biomarcatori associati allo stress ossidativo sono stati rilevati a livelli più elevati nelle persone con acufene, in concomitanza con una ridotta attività antiossidante.
Lo stress ossidativo può svilupparsi se i sistemi di difesa antiossidante nell’orecchio interno non sono in grado di disintossicare adeguatamente i radicali liberi.
Un eccesso di radicali liberi può avere effetti dannosi sui costituenti cellulari come lipidi, proteine e DNA.
Esistono prove che dimostrano che lo stress ossidativo può portare a danni ossidativi nel sistema acustico-vestibolare (associato a udito ed equilibrio).
Pertanto, ha senso che l’integrazione con antiossidanti possa aiutare ad alleviare i danni e i sintomi associati all’acufene.
Le 3 maggiori opzioni per un trattamento naturale dell’acufene
Da quello che ho trovato nella mia ricerca ci sono tre maggiori opzioni di trattamento:
- La prima riguarda una pianta molto peculiare e complessa (di cui ti dirò di più tra un attimo),
- La seconda riguarda le formule a base di antiossidanti,
- E infine, l’uso congiunto di questa pianta e una formula a base di antiossidanti. Quest’ultimo è l’approccio che appare più promettente.
La pianta utilizzata in alcuni esperimenti per il trattamento naturale dell’acufene è il Ginkgo biloba. Una pianta molto interessante e complessa dal punto di vista biochimico.
Questo fitoterapico è ricco di antiossidanti e possiede un’azione specifica sul microcircolo periferico.
In questo modo il Ginkgo biloba copre sia la funzione antiossidante che quella sui vasi sanguigni – entrambe critiche nella manifestazione dell’acufene.
Gli studi sul ginkgo biloba però hanno prodotto risultati inconsistenti: in alcuni studi questa pianta ha prodotto risultati stimolanti, mentre in altri studi i medesimi risultati positivi non sono stati replicati.
Se guardiamo invece gli studi che si sono rivolti all’uso di formule antiossidanti, abbiamo una maggiore ripetibilità dei benefici, quindi una maggiore probabilità di ottenere una riduzione dei sintomi dell’acufene.
L’uso degli antiossidanti per il trattamento naturale dell’acufene
Ma quali sono queste formule antiossidanti?
Negli esperimenti sull’acufene fondamentalmente sono stati utilizzati degli integratori multivitaminici-multiminerali con l’aggiunta di – o con formule che includevano anche – acido alfa-lipoico.
L’acido alfa-lipoico o ALA, è un potente antiossidante che può diffondere anche all’interno del materiale lipidico di cui sono composte le membrane delle cellule e degli organuli cellulari proteggendoli dai radicali liberi.
Inoltre l’acido alfa-lipoico svolge anche una funzione antiossidante indiretta perché promuove la rigenerazione di altri antiossidanti come la vitamina C, E, il CoQ10 e il glutatione, riportandoli al loro stato ridotto o attivato.
In questo modo l’acido alfa-lipoico amplifica l’azione antiossidante generale, che in sinergia con la gamma di vitamine e minerali normalmente presenti in questo tipo di integratori, garantisce un ombrello protettivo più ampio nei confronti dei radicali liberi.
Un consiglio aggiuntivo…
Prima di presentarti l’ultima e più interessante opzione per un trattamento naturale dell’acufene ti ricordo che sovrappeso e obesità, anche se non sono direttamente correlati all’acufene, aumentano il rischio associato a qualunque malattia.
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Un nuovo approccio al trattamento dell’acufene (da uno studio del 2023)
Bene. Ritornando all’acufene, abbiamo detto che gli studi sugli antiossidanti sembrano quelli di maggiore interesse.
Uno studio molto recente, del 2023, ha utilizzato entrambi i rimedi; cioè il ginkgo biloba e le formule a base di vitamine, minerali e acido alfa-lipoico.
Questo studio è particolarmente interessante perché i volontari sofferenti di acufene cronico sono stati suddivisi in tre gruppi:
Al primo gruppo è stato somministrato il placebo (cioè capsule senza principi attivi), al secondo gruppo è stato somministrato un estratto di ginkgo biloba, e al terzo gruppo è stato somministrato sia l’estratto di ginkgo biloba sia una miscela di antiossidanti (in questo caso hanno usato una preparazione a base di beta-carotene, vitamina C, vitamina E e selenio).
Ecco quali sono in sintesi i risultati di questo nuovo studio.
Come vedi da questa tabella, gli effetti sono decisamente più marcati nel gruppo di pazienti che ha assunto il ginkgo biloba più la miscela di antiossidanti.
Questi pazienti hanno riportato un ulteriore dimezzamento dei sintomi dell’acufene rispetto all’uso del solo ginkgo biloba.
Il questionario Tinnitus Handicap Index (THI)
I sintomi dell’acufene in questo studio sono stati valutati con il questionario chiamato Tinnitus Handicap Index (THI) composto da 25 voci. È un questionario ampiamente utilizzato e affidabile per valutare la gravità e l’intensità dell’acufene.
Quindi, se soffri di acufene e stai valutando di effettuare un trattamento naturale con ginkgo biloba e antiossidanti, confrontati prima con il tuo medico ricorda che il ginkgo biloba può interagire con diversi farmaci, in particolare gli anticoagulanti.
Se dovessi suggerirti due prodotti per seguire questo protocollo, quali sarebbero?
Per quanto riguarda il ginkgo biloba, ti suggerirei questa formula dell’azienda CENTOFIORI che si chiama Ginkgo Phyto Plus, per due ragioni:
perché si tratta di una storica azienda di produzione erboristica italiana con più di trent’anni di vita alle spalle, e poi perché hanno utilizzato un estratto di ginkgo liposomiale a elevata biodisponibilità e titolato per tutti i maggiori principi attivi di questo fitocomplesso straordinario.
Questo ti garantisce il massimo effetto della pianta.
Per quanto riguarda gli antiossidanti, la prima formula a cui penserei in questo caso sarebbe il complesso di nutrienti antiossidanti TERRANOVA.
Anche qui per due ragioni principali: perché include tutti gli antiossidanti usati nell’ultimo esperimento che abbiamo visto, più acido alfa-lipoico e altri elementi protettivi.
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A presto, 😉
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Disclaimer: Le informazioni riportate su questo sito hanno esclusivamente scopo informativo e non hanno in alcun modo né la pretesa né l’obiettivo di sostituire il parere del medico e/o specialista, di altri operatori sanitari o professionisti del settore che devono in ogni caso essere contattati per la formulazione di una diagnosi o l’indicazione di un eventuale corretto programma terapeutico e/o dietetico e/o di integrazione alimentare. Ti ricordiamo che gli integratori alimentari sono utili come supporto all’allenamento o alla dieta, ma non sono indispensabili, né sostitutivi di una corretta dieta alimentare e ti consigliamo di non abusarne e di non superare mai le dosi consigliate.
Fonti e risorse
“Tinnitus” ( https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/tinnitus/symptoms-causes/syc-20350156 )
JAMA Otolaryngol Head Neck Surg, 2016 “Prevalence, Severity, Exposures, and Treatment Patterns of Tinnitus in the United States” di Jay M Bhatt e coll.
Journal of Audiology and Otology, 2023 “Ginkgo biloba Administered Singly and Combined With Antioxidants in Tinnitus Patients” di Bhushan Chauhan e coll.
Int J. Clin Pharm, 2018 “Ginkgo biloba extract EGb 761® versus pentoxifylline in chronic tinnitus: a randomized, double-blind clinical trial” di Klára Procházková e coll.
Molecules, 2015 “Antioxidant Phytochemicals for the Prevention and Treatment of Chronic Diseases” di Yu-Jie Zhang
Nutrients, 2019 “The Effect of Antioxidant Supplementation in Patients with Tinnitus and Normal Hearing or Hearing Loss: A Randomized, Double-Blind, Placebo-Controlled Trial” Anna I. Petridou e coll.
Arch Med Res, 2007 “Antioxidant therapy in idiopathic tinnitus: preliminary outcomes” di Marina Savastano e coll.
Audiology Research: “The Effect of Alpha-Lipoic Acid in the Treatment of Chronic Subjective Tinnitus through the Tinnitus Handicap Inventory Scores” di Luca Sacchetto e coll.
J. Audiol Otol., 2023 “Ginkgo biloba Administered Singly and Combined With Antioxidants in Tinnitus Patients” di Bhushan Chauhan e coll.